Sin dall’inizio dell’anno scolastico ci siamo chiesti quale sarebbe stata la meta del nostro viaggio d’istruzione .Finalmente ,circa tre settimane prima della partenza, la nostra curiosità è stata soddisfatta : tutte le prime a Latina!!!
Il viaggio prevedeva tre tappe: il parco di Pantanello, l’oasi di Ninfa e l’antica città medievale di Sermoneta.
Il 18 maggio siamo partiti all’alba dalla zona parcheggi di Monte Urano. Il viaggio in pullman è durato 4 ore, ma a noi l’euforia ha fatto volare il tempo cosicché ci è sembrato che ne fossero passate solo 2.
Appena arrivati al parco di Pantanello ci hanno diviso in due gruppi, per spiegarci al meglio lo spettacolo della natura.
La guida ci ha raccontato tutta la storia di quell’ ambiente meraviglioso, ricco di laghi: bonificato negli anni ’30, fu completamente coltivato, per i suoi terreni fertili, durante il regime fascista. Negli anni ’70, però, si è deciso di riportare la zona, con molte precauzioni, a com’era prima.
La bellezza del luogo è caratterizzata dalla grande varietà di flora, voluta soprattutto da Leila, l’ultima erede della famiglia Caetani.
Per noi l’elemento più bello del paesaggio è stato “Viale dei Carpini”, ricco di alberi che crescendo hanno dato origine a una specie di cattedrale gotica naturale. Descrivere la sua bellezza è un’impresa ardua…
Incrociandosi nel cielo, gli alberi regalano una visione maestosa. L’altare di questa via è un fantastico ulivo donato a casa Caetani da Kofi Annan, contornato da due enormi cipressi. Le piante sono talmente alte che sembrano unirsi al colore luminoso del cielo.
Subito dopo abbiamo percorso la Via delle Noci, lungo la quale si affacciano alberi secolari. Alcuni di questi, non originari della zona, dopo essere stati trapiantati qui si sono adattati al nuovo clima, altri invece hanno incontrato ostacoli nell’accettare il nuovo habitat.
In seguito abbiamo attraversato un ponticello che sovrastava dei piccoli stagni pieni di girini, allietati dalle voci delle rane, fino a giungere a una casa di legno dove era possibile ammirare la bellezza del lago e degli uccelli.
Un fantastico cielo limpido contribuiva ad accentuare lo splendore del posto.
Finito il percorso, sotto un sole cocente, ci siamo riuniti con la 1^A ed il resto della 1^C per il pranzo.
Pensavamo che le meraviglie di questo ambiente fossero finite, invece poco dopo, come per magia, davanti ai nostri occhi è apparso …il giardino di Ninfa!
Questo è ben curato rispetto all’ambiente precedente ed è sorprendente vedere come piante tipo la tillandsia e il pioppo nero vi si siano adattate, grazie alla presenza del mare e dei monti Lepidi. Il posto, inoltre, è reso ancor più meraviglioso dalla presenza del fiume Ninfa e dalla varietà di fiori; infatti, si possono ammirare delle rose di ogni varietà.
La nostra attenzione si è concentrata soprattutto “sull’isola dei bambù”. E’ stato interessante scoprire che tutti i bambù fioriscono una sola volta in tutta la loro vita, contemporaneamente in tutto il mondo! Abbiamo appreso che crescono dai 30 ai 40 cm al giorno, che le piante più giovani hanno un colore verde e che possono crescere fino ai 14 metri.
In seguito ci siamo recati a Sermoneta , un borgo sormontato da uno splendido castello. Purtroppo non era aperto al pubblico, così ci siamo fermati a respirare l’aria medievale che regnava nei vicoli stretti su cui si affacciano negozi tipici, ricchi di oggetti artigianali.
Dopo bellissime ore trascorse a contatto con la natura siamo ritornati al pullman, con la consapevolezza che la giornata stava giungendo al termine.
Durante il viaggio la stanchezza non si è fatta sentire: infatti, ci siamo scatenati nel cantare diverse canzoni e nel raccontarci storie paurose!!
Questa gita per noi è stata un uragano di conoscenze, scoperte, emozioni e divertimento, perché ci ha dato l’opportunità di apprendere cose nuove lontano da aule, banchi e libri.
Siamo rimasti soddisfatti e, alla richiesta di dare un voto a questa esperienza, tutti abbiamo deciso di attribuire un 9 e non il massimo, ma soltanto perché non abbiamo avuto modo di socializzare con alcuni nostri coetanei a causa della separazione dalle altre prime durante il viaggio. È stata un’esperienza fantastica che ci ha dato l’opportunità di ritornare a casa stanchi ma felici di aver arricchito il nostro bagaglio culturale, proprio come è accaduto al gabbiano Jonathan.
Iris Avegnano, Lorenzo Gironacci, Andrea Malintoppi, Rebecca Marziali, Michela Ruggeri (1^B)